Ecco un paio di esempi di come abbiamo aiutato alcuni nostri clienti con la nostra consulenza.
Come puoi immaginare, facciamo consulenze praticamente ogni giorno, qui di seguito ho preso due storie tra le centinaia (anzi migliaia) che ci sono capitate in questi anni.
La prima storia è quella di Eugenio:
Eugenio arriva da noi con una richiesta che per lui è molto importante, vuole interpretare una frase che gli ripeteva suo nonno quando era piccolo.
Vorrebbe trasformare il significato di quella frase in un tatuaggio ma non ha la più pallida idea di come fare.
Cito testualmente le parole del mio amico e cliente Eugenio:
"Fin da quando ero piccolo mio nonno Genio (da cui ho preso anche il nome), ha sempre detto che di me, quando sarei stato grande, si sarebbe ottenuto o un pugno di sabbia o un pugno d'oro...
Beh! spero di essere riuscito a trasformare il pugno di sabbia in pugno d'oro, almeno ai suoi occhi.”
Io ed i ragazzi dello staff abbiamo messo un po’ “sotto torchio” Eugenio, per capire di più sulle sue esigenze, la sua personalità, i suoi gusti personali, lo stile che amava di più visivamente parlando…
- Preferiva lo stile del tatuaggio tradizionale, lo sketch, il cartoon, il realistico o altri ancora?
- Amava i colori o il bianco e nero?
- Desiderava esprimere il significato con una scritta, oppure con un'immagine visiva?
- Una metafora o qualcosa di più reale?
- Quale dimensione voleva dedicare a questo tatuaggio?
- Su quale zona del corpo lo aveva immaginato?
- Avremo dovuto sviluppare il disegno in verticale o in orizzontale?
Tutte queste domande ci sono servite per capire quale fosse lo stile migliore per interpretare il suo tatuaggio, e soprattutto per non preparare un lavoro che piacesse solo a noi tatuatori, ma non a lui che lo doveva portare per tutto il resto della sua vita.
Dall’intervista e dal piccolo questionario a cui abbiamo sottoposto Eugenio è venuto fuori che gli piacciono molto le foto in bianco e nero, non vuole scritte e che avrebbe intenzione di fare il tatuaggio sulla scapola sinistra, per la dimensione non aveva problemi, gli interessava solo che venisse bene.
Una volta raccolte le informazioni che ci servivano, io ed i ragazzi dello staff ci siamo messi al lavoro.
La difficoltà più grande era rappresentare il senso di quella frase con un’immagine…
Ci siamo scervellati un pochino ed abbiamo iniziato a buttare giù qualche abbozzo dopo aver fatto una bella ricerca di immagini fotografiche, per poi procedere ad un montaggio digitale.
Prima di farti vedere il risultato finale, ti ricordi la frase del nonno di Eugenio?
“…ha sempre detto che di me, quando sarei stato grande, si sarebbe ottenuto o un pugno di sabbia o un pugno d’oro…"